Hanno seguito la squadra in lungo e in largo per il paese, sostenendo con voce e colore i ragazzi in tutti i palazzetti calcati da Nord a Sud da Est a Ovest. Parliamo ovviamente dei “nostri” Briganti Gialloneri, il gruppo Ultras del Maccan Prata C5. Alla vigilia di una nuova avventura (A2 Èlite) anche per loro, abbiamo incontrato Leandro, il fondatore del gruppo, che con passione, emozione e il cuore in mano, ci ha raccontato dei Briganti dalla loro nascita sino al presente. Prendetevi il tempo che serve e che merita. Sedetevi comodi e buona lettura.
D – Ciao Leandro. Pochi giorni all’inizio di una nuova grande stagione… Quali sono le sensazioni e le emozioni che si provano da tifoso quando ci si avvicina ad una nuova grande avventura dopo una promozione?
LS – Ciao Matteo, grazie a nome di tutto il collettivo per questa occasione per far sentire, non solo sugli spalti, la nostra voce. L’estate è per ogni tifoso un periodo sportivamente complicato, l’emozione e le “farfalle nello stomaco” delle tribune lasciano un vuoto pazzesco ed è sempre complicato, soprattutto in un ambiente come il Futsal e in una società “famiglia” come la nostra, salutare persone che sono arrivate come “semplici” giocatori ma che ora se ne vanno da amici, quasi fratelli. Auguriamo ogni bene a quanti hanno onorato la maglia giallonera, nessuno escluso, e li aspettiamo a braccia aperte per uno dei nostri famigerati terzi tempi. Il pazzo mondo del Futsal ci farà incontrare nuovamente e sarà sempre festa grande. Siamo convinti che la società e lo staff stiano facendo un lavoro incredibile per donarci emozioni sempre più grandi, non vediamo l’ora di riabbracciare vecchi amici e salutare i nuovi che vestiranno i nostri colori!
D – Facciamo un piccolo rewind, anche e soprattutto per chi legge e non conosce la storia dei Briganti Gialloneri. Sarebbe bello sapere quando e come sia nato il vostro gruppo Ultras, da dove deriva questa passione per il Futsal e quante persone ne fanno parte?
LS – Il nostro collettivo nasce in occasione del derby 2021 con il Pordenone, onorevolmente combattuto sia in campo che sugli spalti, dalla passione e dall’impegno di un gruppo spontaneo di vecchi e nuovi amici, alcuni dei quali hanno da sempre orbitato nell’ambiente del Futsal locale (come giocatori o semplici sostenitori), altri invece si sono avvicinati a questo sport per curiosità o per puro e sano spirito di comunità. Sappiamo di aver dato forma a un ideale e in sostanza a un sentimento apparentemente intangibile come lo spirito di appartenenza e di coesione tra compaesani, siamo consapevoli di essere sotto gli occhi vigili non solo della “nostra gente” ma di tutto il Futsal Nazionale, come dimostrato in palcoscenici illustri come Policoro.
D – In questi anni le emozioni sono state tante e forti… Promozioni, la Final Four di Coppa Italia, gemellaggi, trasferte in ogni angolo d’Italia. Chiederti quale sia stata la più grande sarebbe riduttivo. Ti chiedo quindi il podio delle tre principali che hai vissuto dagli spalti.
LS – Ogni partita, in casa o in trasferta, è un’emozione unica come il primo appuntamento da adolescenti: le già nominate “farfalle nello stomaco” si fanno sentire ogni volta ed è sempre una gioia grande, indipendentemente dal risultati. Se proprio devo elencare tre momenti rimastimi nel cuore ti direi probabilmente delle ovvietà: tutti rientrano nel weekend di Policoro, dall’inizio alla fine, con i suoi straordinari momenti di amicizia e di rispetto che da sempre contraddistinguono la nostra tifoseria, come ad esempio lo scambio di sciarpe con il presidente dello Sporting Hornets prima della partita e l’abbraccio scambiatoci prima dei rigori, l’accoglienza degli addetti ai lavori e della gente di Policoro che ha imparato e cantato i nostri cori, le risate con la sicurezza per averci scambiato per facinorosi (quando in realtà siamo prevalentemente genitori con figli piccoli), il viaggio con il nostro gruppo di tifosi, in pratica tutto! Poi ovviamente il gemellaggio con il Futsal Cornedo, che salutiamo e sosteniamo con il cuore, la nascita del piccolo gruppo di giovanissimi tifosi di Rovereto che con grande umiltà ci annuncia di aver preso spunto dalla nostra performance in terra trentina, il terzo tempo con Sestu sugli spalti abbondantemente dopo la chiusura dell’impianto. Ne avrei così tanti da raccontare che posso permettermi soltanto di dare un consiglio a quanti ci guardano da fuori: venite a provare con mano l’esperienza di essere un Brigante, non ve ne pentirete e sicuramente farete la conoscenza di un gruppo di persone straordinarie!
D – Senza voler fare un torto a nessuno, come fossero chiacchiere da Bar Sport, ti chiediamo la tua personalissima lista degli All-Star gialloneri. Quintetto + backup pronto a subentrare.
LS – Perdonami, ma rispondere a questa domanda mi è impossibile. Per noi non sono giocatori, ma tutti amici. Dal primo all’ultimo, dal più talentuoso al meno dotato.
D – Siamo in dirittura d’arrivo… Chiudiamo con qualche spoiler se c’è, su novità in vista per la nuova stagione oltre ad uno spazio tutto tuo per pensieri, citazioni, ringraziamenti…
LS – Ci sono novità in arrivo “imposteci” dal restyling del nostro impianto di casa, indubbiamente anche noi dovremmo fare qualche giretto di rodaggio per scaldare le gomme e ambientarci in una struttura che, seppur conosciuta, quest’anno risulta rivoluzionata. Approfitto però per invitare quanti hanno il desiderio di conoscere il nostro collettivo a farsi avanti, indipendentemente dall’età o dalla voglia di partecipare attivamente perché siamo persone accoglienti e aperte al dialogo e alle novità: sicuramente chi avrà l’occasione di farlo, come già anticipato, troverà disponibilità rispetto ed educazione. A livello di ringraziamenti, sarò nuovamente banale ma vorrei rinnovare la mia stima e gratitudine a tutti quelli che mettono impegno, anima e cuore in una squadra che rappresenta una comunità, portando avanti i nostri colori e ciò che rappresentano per la gente di Prata. Vi aspetto al Palaprata, non mancate!