Neanche il tempo di metabolizzare l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera dell’Olympia Rovereto, che è già ora di rituffarsi appieno in campionato, per il Maccan Prata. Domani, alle 16, i gialloneri saranno infatti di scena alla Spes Arena, per affrontare i Canottieri Belluno.
Un match insidioso, che arriva in un momento delicato. «Arriviamo da una brutta batosta psicologica — spiega mister Marco Sbisà —, perché non dobbiamo nascondere che la Coppa Italia era uno dei nostri obiettivi e ci tenevamo tanto. Essere usciti al primo turno fa male, ma purtroppo sono cose che nello sport capitano, e quindi adesso dobbiamo dimostrare di essere forti: perché la testa può anche essere destabilizzata, ma dobbiamo far vedere che siamo una squadra non solo di grandi giocatori ma anche di grandi uomini. Dobbiamo reagire subito perché l’obiettivo principale era e resta il campionato, che è ancora nelle nostre mani con un vantaggio quattro punti. Occorre però resettare subito togliendoci dalla testa la partita di Coppa e rituffandoci alla grande in campionato».
Un campionato che continua, nonostante tutto, a nascondere insidie. «È un periodo in cui non stiamo facendo benissimo — ammette Sbisà —, anche se è normale ci siano periodi altalenanti. Abbiamo sofferto col Giorgione, e nel primo tempo con Gifema e Rovereto. Dobbiamo pertanto tornare a trovare la nostra identità e convinzione per tutti i 40’ e non soltanto in certi frangenti. Questa è una cosa importantissima per noi, perché nelle ultime settimane abbiamo giocato solo parzialmente le partite al nostro livello. Troppi minuti o tempi interi regalati: non possiamo più permettercelo. Adesso, se vogliamo, essere usciti dalla Coppa ci toglie una distrazione: non abbiamo più nessun tipo di pensiero se non quello di vincere tutte le partite da qui alla fine».
A Belluno, dove arbitreranno Matteo Mazzoni di Ferrara e Venerando Di Bella di Piacenza, coadiuvati dal cronometrista Francesco Rimpici di Treviso, tutte queste idee andranno messe in pratica su un parquet tutt’altro che agevole. «Sono contento di affrontare il Belluno — evidenzia tuttavia Sbisà — perché è sicuramente una squadra forte, consolidata, che ha lo stesso gruppo e allenatore da anni, ma la preferisco proprio per questo, perché ci obbligherà ad essere concentrati da subito. Affrontare una “piccola” avrebbe potuto metterci in quella situazione di paura e gestione che ci poteva creare ulteriore difficoltà. Invece sappiamo benissimo che il Belluno è forte e che non possiamo entrare distratti in campo. Sarà fondamentale per noi fare una grande partita, e il Belluno è l’avversaria che ci voleva in questo momento».