Tanta esperienza, una vita tra campi di calcio e Futsal, dopo una stagione ferma ai box, Erika è tornata, portando il suo contributo sul parquet, ma costretta oggi ad un’altro stop forzato (auguri di pronta guarigione). Il suo sostegno non mancherà alla squadra continuerà come prima tifosa.
D – Ciao Erika, dopo essere rimasta ai box l’anno scorso, sei rientrata con la fascia da capitano in questa stagione, ma prima del mondo Maccan qual è stato il tuo trascorso nel Futsal, nel calcio e nello sport?
EB – Ho iniziato a giocare a calcio con i maschietti a 10 anni (prima facevo judo, sempre uno sport molto femminile) proseguendo con loro sino ai 14, per poi entrare a fare parte del Pasiano femminile, con cui ho giocato fino ai 27 anni in serie B e serie C. Dopo un anno sabbatico sono approdata al calcio a 5 con il Pranova che è poi stato ‘assorbito’ dal Maccan tre anni fa. Ed eccomi qui oggi.
D – Purtroppo adesso sei costretta nuovamente in versione tifosa… la verità è che con te in campo eravate troppo competitive o qualcuna delle tue compagne rivoleva indietro la fascia da capitana?
EB – Purtroppo in tutti i miei anni di calcio ho avuto vari infortuni, l’ultima operazione al ginocchio solo un anno e mezzo fa e speravo di portare a termine quest’anno in campo, ma ahimè il mio fisico non era d’accordo e quindi a malincuore sarò la prima tifosa delle mie compagne durante questa ultima importantissima fase finale. La squadra è sicuramente di alto livello sia in campo che fuori e farò il possibile per dare comunque il mio contributo.
D – Una prima parte di stagione di “assestamento” per la squadra, ma da gennaio state letteralmente volando… Come ti spieghi questo cambio di passo?
EB – Ad inizio anno abbiamo avuto infortuni, cambio mister e nuovi innesti, che andavano metabolizzati pian piano. Sicuramente abbiamo dovuto iniziare a ritrovarci e viaggiare su una nuova lunghezza d’onda e ci è voluto del tempo. Con il passare dei mesi ci siamo ritrovate e abbiamo iniziato a mettere meglio in pratica le nuove disposizioni del mister. Sicuramente il nostro gruppo molto unito, e secondo me formidabile, sta finalmente facendo andare le cose come ci meritiamo.
D – Con Val del Lago è sempre stata grande battaglia, con sfide vietate ai deboli di cuore e scarti ridotti. Ma che partita avete fatto in casa loro? Giovedì l’opportunità di chiudere i conti con Basiliano e conquistare il titolo regionale. Che partita ti aspetti?
EB – Val Del Lago è la nostra ‘bestia nera’ ma con un duro lavoro e impegno i risultati stanno arrivando e sono arrivati. Loro avevano qualche assenza a livello di organico ma noi non abbiamo sbagliato nulla e abbiamo fatto vedere il nostro valore.
Con il Basiliano è importantissimo portare a casa un risultato utile per accedere alla finalissima e se mettiamo in campo quello che abbiamo fatto con il Val Del Lago… Sono scaramantica e non dico altro 🤣
D – Famiglia, lavoro e passione per lo sport. Come ci si destreggia in questa giungla quotidiana?
EB – Hai scritto bene “giungla quotodiana”… quando c’è la passione si riesce a far conciliare tutto. Ma ammetto che il supporto della famiglia è essenziale. I miei genitori hanno sempre seguito allenamenti e partite fin da quando ho iniziato. Poi marito e successivamente figlio hanno fatto lo stesso e mi hanno dato sempre la possibilità di prendere i miei spazi per continuare a coltivare la mia passione. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile.