Inno alla gioia. Probabilmente la si potrebbe chiamare così la nuova composizione sportiva realizzata dal nostro amato gruppo giallonero al termine dell’ ultima “notturna” infrasettimanale andata in scena. Una dedica in onore di uno dei più grandi artisti della musica, Beethoven, all’apparenza esagerata, ma che in realtà esalta l’importanza del successo ottenuto al termine di un incontro molto difficile e delicato. La squadra in questo senso era chiamata a dover tornare il prima possibile alla vittoria per evitare di allontanarsi dall’esclusiva area playoff.
Tuttavia il compito si preannunciava abbastanza impegnativo visto che l’ospite di turno, il Cesena, era altrettanto deciso a mettersi a distanza di sicurezza dai playout. Eppure i ragazzi sono riusciti a raggiungere il fondamentale obbiettivo proponendo una partita non particolarmente spettacolare, ma concreta e efficace. Le Api infatti rannicchiandosi tutte fin dall’inizio a protezione della propria area mantenendo con attenzione e ordine le posizioni grazie alla guida del regista arretrato Spatafora, questa volta hanno avuto il merito prima di respingere subito gli assalti sferrati da un avversario pronto nel produrre intensità e nel provare a sfondare l’ “alveare” difensivo con l’ “ariete” Girardelli. O con pericolosi tiri da fuori. Poi il pregio di saper, a ogni minimo errore concesso, sfrecciare immediatamente in avanti sorvolando con velocità le fasce (soprattutto quella destra) appoggiandosi alla capacità di riuscire a proteggere palla e far salire i compagni offerta da Chilelli e Girardi.
Mosso dal ritmo scandito da questa formazione tattica il punteggio sembrava essere quasi al sicuro. Almeno fino a quando i nostri non hanno incominciato a cadere nella trappola di una frenesia, forse viziata dall’intenzione di chiudere al meglio gli spazi allontanando il prima possibile le minacce, che ha fatto traballare pericolosamente la difesa. E rischiato più volte di vanificare tutti gli sforzi di produrre un felice risultato.
Tuttavia anche in questi momenti difficili la squadra è riuscita a mantenere i nervi saldi e a continuare a dare fiducia allo “spartito” di gioco preparato per l’occasione senza cadere nella tentazione di voler attaccare con troppa pretesa o tentare giocate complicate. Così, alla fine sul tabellone è uscita una “cinquina” che ora pare incoraggiare a proseguire su questa strada. In particolare la sensazione è che i ragazzi siano chiamati a cercare di conservare, oltre allo spirito di sacrificio e alla pazienza, anche quella disponibilità di volersi dare tutti una mano che al 10′ della ripresa ha permesso al “piccolo folletto” Felix di recuperare palla al “gigante” Girardelli. Qualità le quali avranno forse bisogno di essere accompagnate pure da un pizzico di serenità in più quando tornerà il momento di compiere gli interventi difensivi.
Ciò in modo da aumentare la possibilità di trovare maggior attenzione e essere più precisi non solo nei recuperi, ma anche nel far ripartire l’azione. Costante calma, attenzione e precisione che, insieme alla consueta grinta, velocità offensiva e tecnica, promettono di diventare ancora molto importanti sia per poter riuscire a organizzare anche altri palleggi ragionati e contropiedi efficaci. Sia per poter risolvere partite eventualmente ancora bloccate sfruttando di nuovo i calci piazzati come fatto da manuale da Igor. Sia per poter tornare a mettere tutta la squadra nelle condizioni di sorprendere i prossimi avversari favorendo inserimenti come quelli che hanno permesso a Zecchinello di “firmare” una “doppietta” assist – gol vincente e a Felix di battere l’ “acuto” decisivo. E, alla fine, riuscire a far rieccheggiare all’indiavolato ritmo dei tamburi percossi dalla Curva, allo spensierato incitamento lanciato dai bambini e all’appassionato battito delle mani del nostro fedele pubblico un’altro inno alla gioia.