Due anni in giallonero, ma già può dirsi un trascinatore. Centrale di base, numerosi però i suoi gol, talvolta pure decisivi. Stiamo parlando di Oscar Spatafora, il palermitano che nel Maccan Prata ha trovato una società accogliente e una squadra per la quale si è speso finora con straordinaria continuità.
Oscar, sei al secondo anno col Maccan e ormai ne conosci i meccanismi. Cosa serve per uscire dal momento no e confermarsi in zona play-off? Cosa è mancato finora?
Credo che in una stagione ci stia sempre la possibilità di un periodo no: dobbiamo essere noi bravi a venirne fuori. Bisogna rimanere uniti soprattutto adesso, dimostrando di essere una squadra all’altezza. Con la giusta determinazione possiamo raggiungere i play-off, anche perché abbiamo avuto la fortuna che la classifica non si è allungata molto e quindi siamo tranquillamente ancora in gioco.
Come ti poni personalmente di fronte ad un ipotetico Maccan in A2?
Personalmente preferisco fare un passo alla volta e stare con i piedi per terra: prima di tutto bisogna raggiungere l’obiettivo principale per questa stagione che sono i play-off. Per il resto posso solo dire che giochiamo in un’ottima società, che può affrontare una A2 senza problemi.
In prima squadra fate un po’ fatica, eppure l’under-19 va a gonfie vele. Come vedi i giovani del Maccan?
Ho giocato molti anni in under e credo non si possa confrontare una serie B con un campionato under-19, sono due campionati completamente diversi. Stanno facendo molto bene e mi auguro che possano andare sempre così. Alcuni giovani meriterebbero di intraprendere la strada verso la prima squadra e non giocare soltanto nell’under, ma poi sono scelte che dipendono da più attori.
In conclusione, mancano sedici giorni al derby col Pordenone: cosa ti senti di dire a pubblico, supporter e appassionati in genere?
Più che un derby così tanto atteso credo dovrebbe essere una semplice partita di campionato come tutte le altre. Anzi, il fatto che giochino contro le uniche due squadre in serie B in Regione e in Provincia potrebbe aiutare a creare un bell’evento all’insegna della sportività. Personalmente non sento il derby, piuttosto mi preoccupa la classifica, che è quella che conta a fine campionato. Abbiamo più di due settimane per prepararci alla partita, per dare poi il nostro meglio sul parquet.