Una sconfitta netta, ma sulla quale comunque le recriminazioni non mancano. In un momento di evidente difficoltà della prima squadra, di fronte comunque ad un gruppo che stringe i denti fra defezioni e squalifiche, il direttore sportivo Paolo Di Rosa non ci sta a far passare il Maccan Prata per zimbello e ci tiene a fornire alcune precisazioni in merito alla gara di ieri sul parquet della Fenice VeneziaMestre, terminata 9-5 in favore del team veneziano.
«Premetto che non ho nulla da dire sulla vittoria della Fenice – esordisce il ds –, che è una grande squadra e ha meritato di vincere. Quello che tengo a sottolineare, in primis, è che il Maccan, sotto nel primo tempo, è riuscito a rimanere in partita a lungo». Poi Di Rosa prosegue, analizzando una direzione arbitrale parsa decisamente non all’altezza. «Ne abbiamo viste di cotte e di crude – è l’incipit –. I due arbitri Landi e Cinelli hanno voluto essere protagonisti: con un atteggiamento provocatorio ci hanno assegnato ripetutamente falli, senza un minimo di buonsenso, e questo ci ha sicuramente tagliato le gambe».
Quindi l’elenco degli episodi. «Al 3’, fallo evidente su Verdicchio, che cadendo ha pure battuto la testa ed è dovuto uscire: niente carica sul portiere e gol considerato valido. Nel secondo tempo, sul 4-3, con la gara ancora apertissima, è stato fischiato un fallo di mano a Della Bianca col braccio attaccato al corpo: espulsione, rigore, gol e, alla ripresa dell’azione, secondo inspiegabile cartellino giallo a Štendler». Infine la sintesi. «In poche parole abbiamo assistito ad una conduzione penalizzante e l’atteggiamento che continuiamo a vedere sui parquet ci fa sentire in qualche modo derubati. Non chiediamo altro che lo stesso trattamento riservato alle altre squadre».