Chi conosce Maccan e Pordenone già sa che quella di domani non sarà né potrà mai essere una semplice partita. Il Derby, quello con la maiuscola, del futsal pordenonese è infatti qualcosa di più, sedimentatosi in anni di sana rivalità sportiva. Quello di domani, inoltre, avrà anche una valenza simbolica ben precisa, visto che proprio alla vigilia di un derby, lo scorso 7 marzo, si era definitivamente arenata la stagione 2019/2020, complici le vicende sanitarie sotto gli occhi di tutti.
Anche per questo, insomma, Pordenone-Maccan Prata, in programma domani sera al PalaFlora a partire dalle 21, non sarà il classico recupero infrasettimanale. «Sarà brutto giocare senza tifosi, senza la coreografia di fondo – attacca mister Marco Sbisà –: non sarà il solito spettacolo, ma questo non influenzerà la nostra partita in campo». Per il resto il tecnico mostra fiducia. «Arriviamo da una prestazione di ottimo livello – spiega –, in cui abbiamo mostrato di essere cresciuti ancora a livello di gioco. Siamo in serie positiva da molto, visto che non perdiamo dalla terza gara con l’Altamarca. In poche parole stiamo bene e sappiamo di potercela giocare».
Pochi dubbi anche sull’avversario. «Il Pordenone è una squadra fortissima – taglia corso il tecnico giallonero –, che mi piace molto per le individualità e lo spirito di squadra. La società lavora benissimo ed è riuscita ad arrivare dov’è arrivata partendo dalle ceneri di una società morta. Poi l’ossatura è sempre la stessa: si conoscono bene e sono molto organizzati, giocano a memoria. E fin qui hanno fatto un campionato simile al nostro». Poi un commento sul tecnico Gianluca Asquini, suo mentore fin dagli inizi. «La mia esperienza di allenatore è cominciata facendogli da secondo alla Brn Lauzacco, squadra del mio paese – rivela Sbisà –; poi l’ho seguito alla New Team under-21, ereditandola quando è passato a guidare la prima squadra. Di fatto abbiamo allenato insieme dal 2007 al 2014 e da avversari ci siamo affrontati solo in amichevole quando ero alla guida della rappresentativa. Ma Gianluca è uno di famiglia, con cui ci si vede di continuo».
Per gli amanti delle statistiche, i precedenti degli incontri vedono ancora in vantaggio il Maccan per 6 vittorie a 5, alle quali si aggiunge un solo pareggio; ma ad essere in serie positiva è il Pordenone, uscito in trionfo negli ultimi due confronti, entrambi nel 2019 (0-4 e 4-8): l’ultima vittoria giallonera risale invece al match di Coppa Italia del 7 novembre 2018 (2-1). «Sono curioso di vedere che partita sarà – chiosa Sbisà –, Asquini dovrà per forza aver preparato qualche “scherzetto”. Ma se ad inizio stagione avrei detto che le possibilità di vincere erano al 70% per loro, ora credo che per il percorso fin qui e per l’entusiasmo siamo alla pari».
Terna tutta regionale, per questa sfida sentitissima. A fischiare saranno Kenan Kreso di Trieste e Davide Copat di Pordenone, con Salvatore Angelo di Gradisca d’Isonzo addetto al cronometro. Diversi gli ex che saranno chiamati a gestire, a cominciare dal capitano giallonero Andrea Buriola, che in passato ha indossato anche la fascia del club avversario. Fra i neroverdi, invece, avranno sicuramente spazio l’estremo Marco Vascello, assieme a Žan Koren, Matteo Grigolon e Oscar Spatafora. A tanto colore in campo, faranno da contraltare gli spalti tristemente vuoti, stante l’obbligo di giocare l’incontro a porte chiuse; il “pienone” ce lo si aspetta sulla pagina Facebook del Pordenone, che, da squadra ospitante, trasmetterà l’incontro in diretta streaming per gli appassionati di entrambe le squadre. Per una serata dal palinsesto totalmente diverso…