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Si chiude il 2020: il bilancio del dg Sabalino

Andrea Sabalino

È stato l’anno della Covid-19, e questo, comunque la si guardi, è certamente il nodo principale di ogni possibile analisi del 2020 che sta andando a concludersi. Ma anche al termine di quest’anno travagliato non ci si può esimere dal fermarsi un attimo e guardarsi alle spalle, tracciando un bilancio. Per quello del Maccan Prata, prossimo al giro di boa nella sua quarta stagione in serie B, abbiamo chiamato Andrea Sabalino, prima allenatore e poi direttore generale del club giallonero.

Sabalino, prima da allenatore e poi da direttore generale: come è stato questo 2020 per il Maccan?
«Per quanto riguarda la prima parte, quando potevamo trovare una quadra e crescere purtroppo il campionato si è interrotto; un peccato, perché potevamo dire la nostra fino alla fine. Poi siamo ripartiti con un nuovo allenatore che sta facendo il suo ottimo lavoro nel plasmare un gruppo con una solida base di italiani per poi dare spazio ai giovani, spazio che speriamo possa aumentare: vogliamo far capire che noi vogliamo partire da queste basi, per poi accostare gli stranieri che si adeguino al nostro modello di gioco allo scopo di poter elevare sia i giocatori che l’obiettivo della società. È stato un anno positivo, in cui abbiamo messo dei tasselli importanti per la crescita.»

Qualche rimpianto?
«Di sicuro il fatto che Óscar Morgade non sia rimasto con noi anche se avremmo voluto confermarlo; inoltre le contingenze ci hanno portato a scegliere di non prendere nessun giocatore da oltre oceano, cosa che ci ha obbligato a salutare persone come Augusto Mazzuca e Guido Grandinetti.»

Di cosa invece andare orgogliosi?
«Siamo molto contenti del contributo in particolare di giovani come Chávez e Zecchinello, e confidiamo in un’esplosione anche di Dedej, che ha tutte le potenzialità. Inoltre sono stati molto positivi, oltre agli stranieri, gli inserimenti degli italiani Cocchetto, Camilla e Azzalin, segno di lavoro importante fatto con Sbisà.»

Con te la struttura societaria si è riassestata: come la vedi ora?
«È migliorata assolutamente, grazie in particolare all’inserimento di figure importanti. Faccio il nome di Dario Bianco, persona di grande capacità. Ma parlo anche di tutti gli allenatori rigorosamente abilitati, come Alessandro Donato per l’under-19, altro input che effettivamente ci dà qualcosa in più. In prima squadra c’è poi il sempre maggiore coinvolgimento di Angelo Agostini per la preparazione, il che consente un lavoro maggiormente dettagliato. Figure che hanno aumentato il livello e il target societario.»

Meglio allenatore o direttore generale?
«Io nasco allenatore, la società mi ha chiesto di fare il direttore generale, come avevo fatto negli ultimi anni. Non mi dispiace né l’uno né l’altro incarico, l’importante è che possa dare il mio contributo per far crescere la società, che ha margini di crescita ampissimi.»

E sulle giovanili, come procede il lavoro?
«Quest’anno possiamo dire di avere un’under-19 totalmente nostra, visto che l’anno scorso molti giocatori erano in prestito. Li abbiamo cercati e trovati e sono entrati a far parte del Maccan. Ora speriamo di ampliare ancora di più la squadra: siamo sempre alla ricerca di ragazzi in età. Per quanto riguarda le altre categorie, vorremmo fare l’under-17 e ampliare l’under-15, mantenendo ovviamente esordienti e pulcini. L’obiettivo è inoltre di affidare sempre le squadre ad allenatori abilitati, che crediamo sia un punto di forza: per questo analizzeremo anche altri profili. In generale le nostre porte sono aperte a tutti i bambini e ragazzi dai 5 ai 19/20 anni. Speriamo di poter usufruire del PalaVerde per l’anno prossimo, in modo da avere gli spazi per tutte le squadre senza andarcene in giro per tutti i palazzetti della zona.»

Quali progetti per il futuro?
«A livello giovanile vogliamo aumentare il numero di ragazzi che facciano parte della famiglia Maccan e costruire uno staff idoneo alle potenzialità della società. Per la prima squadra vogliamo progredire con il miglioramento degli italiani, cercandone da affiancare a stranieri che ci permettano di fare il salto di qualità per puntare a breve-medio termine alla categoria superiore, sapendo sempre che bisogna partire dalle fondamenta. Questo è il primo anno in assoluto che il Maccan a dicembre non cambia nessun giocatore, il che significa che stiamo dando continuità a un percorso iniziato ad agosto, lasciando lavorare staff e giocatori.»

Auguri, dunque, a tutti, per un 2021 migliore, in cui le circostanze possano permetterci finalmente di tornare a parlare di più di argomenti come il futsal e di meno di emergenze sanitarie.

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