A due giorni dal grande evento stagionale del Torneo Barricata, abbiamo raggiunto Elisa Vicenzotto, LA CAPITANA della squadra allenata da Mister Riola. Veterana del gruppo, difensore tutta grinta e sostanza ci ha raccontato qualcosa di lei e di come vede quest’importante appuntamento per il “gruppo in rosa” del Maccan, che potrebbe apri loro le porte delle Finali Nazionali di Numana.
D – Elisa, sei una delle veterane del gruppo, nonchè capitana della squadra. Come valuti la stagione sin qui disputata dalla squadra?
EV – Direi estremamente positiva, visto il grande percorso fatto dal gruppo, culminato con la vittoria del campionato con un’ultima gara combattuta, sudata e desiderata… non potrebbe essere altrimenti 😉.
D – Tra due giorni vi attende il gran finale di stagione con il torneo Barricata. Come vi state preparando?
EV – Allenandoci su campo sintetico, con dimensioni ridotte, come quello che troveremo al Barricata e non nel solito parquet rispetto al nostro splendido PalaPrata.
D – Conoscete già le avversarie che vi attendono a Rovigo?
EV – Alcune squadre si, altre no, non avendole mai incontrate, ma anche questa è una delle peculiarità che mi piace del Barricata, incontrare e sfidare altre avversarie!
D – Qual è stato il tuo percorso nel Calcio/Calcio a 5? Raccontaci la tua storia con la palla tra i piedi, da dove hai mosso i primi passi sino alla fascia da Capitana del Maccan?
EV – La mia storia inizia grazie ai miei 2 cugini, che abitavano sopra di me e d’estate secondo te a cosa mi facevano giocare? Da lì è nata l’amore x questo gioco, portandomi a muovere i primi passi a 10 anni, quando ho iniziato a giocare nei pulcini del mio paese, a Corva. In quella stagione iniziarono anche altre 2 ragazze, tra le quali la mia attuale compagna di squadra Erika Boraso non che mia grandissima amica! Dopo due anni giocati lì e 1 a Bannia, sempre in una squadra mista, sono passata al Pasiano Calcio Femminile.
A 18 anni ho preso una pausa, per una serie di motivi, ritrovandomi per caso su un campo di gioco dopo qualche anno, per un torneo di Calcio a 5… e va beh, da lì non potevo non tornare a giocare per quello sport capace di regalarmi così tante emozioni. Ho ripreso così a giocare con il Pranova fino a 2 anni fa, quando sono approdata al Maccan.
D – Elisa fuori dal campo? Come si incastrano lavoro, due bimbe, la famiglia e la passione per uno sport di squadra?
EV – Elisa fuori dal campo combatte per portare avanti le sue idee, come in campo combatte per non far passare quell’attaccante che nella carta è più forte di lei, ma nella vita come nel calcio vince chi ci mette grinta, ma soprattutto anima e cuore, chi da tutto nonostante tutto e questo è quello che cerco di fare in generale fuori e dentro dal campo.
Incastrare tutto e’ fattibile se si è organizzati ma soprattutto grazie all’amore per le mie meravigliose bambine e per la mia famiglia. Nell’educazione delle mie bimbe, lo sport è un ulteriore aiuto, per far capire loro che ognuno, uomo o donna che sia (soprattutto in questo momento storico, con quando accade ancora troppo spesso) può avere i suoi spazi. Gli impegno sono molti, non è sempre facile, anzi, ma grazie anche al supporto di mio marito riesco a portare avanti questa mia grande passione.
D – Un sogno chiamato finali nazionali. Il Maccan ci arriva se…
EV – Non voglio dire che ci arriviamo se… ma desidero sottolineare che la nostra forza è rappresentata da uno splendido gruppo, che sembra essere una ripetizione, già evidenziata dallo staff e dalle altre compagne di squadra, ma è semplicemente la realtà dei fatti.