Si avvicina il debutto stagionale al PalaPrata, si scaldano i motori della tifoseria giallonera. Di fronte ai Canottieri Belluno, reduci dal 5-3 ai danni del Palmanova e in vantaggio quindi, in virtù del maggior numero di gol messi a segno, per la qualificazione al secondo turno di Coppa Divisione, i “Briganti Gialloneri” sono pronti a far sentire la propria voce a supporto della truppa di Sbisà. Ma come è nato questo progetto di tifoseria? Chi sono davvero i “Briganti”? Lo abbiamo chiesto a Leandro Schizzi, leader del gruppo.
Leandro, dove e come nascono i “Briganti Gialloneri”?
«Il collettivo “FdP – Briganti Gialloneri” è nato spontaneamente in occasione del derby casalingo dello scorso campionato con Pordenone, al termine del quale la tifoseria del capoluogo ci ha riconosciuto “l’onore delle armi” per aver sostenuto in un momento così difficile la maglia e aver contribuito a rendere meno amara la sconfitta. Per la partita casalinga successiva, con la Gifema Luparense, abbiamo poi creato un piccolo momento conviviale prima della partita, molto gradito sia dai nostri compagni di spalti che dai tifosi ospiti sopraggiunti.»
Poi la cosa ha preso sempre più piede…
«Il culmine lo abbiamo raggiunto nella straordinaria performance sempre casalinga coi Canottieri Belluno: lì siamo stati realmente il “sesto uomo” in campo, grazie alla presenza di tantissimi sostenitori più o meno organizzati che hanno fatto sentire il proprio calore e infuso coraggio ai ragazzi di mister Sbisà. Poi a Valloncello, in occasione del match di play-off perso con l’Isola5, abbiamo comunque celebrato la sconfitta con una “fumogenata” giallonera che rimarrà nella storia del borgo!»
Cosa sono per te i “Briganti Gialloneri”?
«Personalmente sono molto orgoglioso di rappresentare un gruppo così unito e positivo, e di sostenere la squadra della nostra comunità: speriamo di diventare presto un modello educativo e un forte polo attrattivo per chiunque voglia sostenere la maglia e questo meraviglioso sport. Come mi venne detto una volta, il futsal è una famiglia: così vorremmo apparire per chi volesse entrare nel gruppo, soprattutto perché nella nostra piccola realtà pratense siamo già una grande famiglia. Io sono originario di Ghirano ma non vivo più in paese dal 2000: quando si è palesata l’occasione di poter costruire un collettivo di supporter con i miei compaesani ho colto la palla al balzo. È un grande piacere per me ritrovare vecchi amici e conoscere persone nuove, subentratemi nella vita della comunità, per ristabilire il contatto con casa mia.»
Fin qui la storia. Ora però si riparte…
«Quest’anno ricominciamo dalla bella vittoria con Palmanova, abbracciando vecchi amici come Marco Boin, Oscar Spatafora (di cui ringraziamo la famiglia per la corposa presenza al PalaBruseschi) e tutti gli altri, oltre a conoscere facce nuove già celebri nell’ambiente del futsal nazionale, venute a omaggiarci delle loro qualità umane e sportive e a donarci grandi gioie. Oltre, ovviamente, a farci perdere la voce sugli spalti! Cogliamo l’occasione per rinnovare alla squadra, allo staff e alla dirigenza la nostra promessa dello scorso anno: noi continueremo a metterci il cuore sugli spalti, confidiamo che il nostro tributo alla maglia venga ricambiato con la stessa moneta sul campo. Avanti tutta!»