C’è chi comincia a giocare ad uno sport per emulare un fratello o una sorella maggiore, chi perchè resta folgorato da un grande atleta e chi perchè ha una mamma che non ne può più di palleggiare nel giardino di casa… Ecco, Sara Vazzoler ha cominciato a giocare a calcio per quest’ultimo motivo. Difensore classe ’91 al suo secondo anno in maglia Maccan, se non la trovate in palestra, andate a cercarla tra i monti trentini, dei quali è innamorata. Un TIMEOUT di spessore, tant’è che Sara è finita anche dietro la scrivania, facendo metaforicamente le scarpe a Mister e Dirigenza.
D – Ciao Sara, raccontaci di come sei arrivata in giallonero e anche qual è stato il tuo percorso nel mondo del calcio.
SV – Per me questa è la seconda stagione al Maccan, dove sono arrivata lo scorso anno, attraverso Erika Boraso, in quanto avevo deciso di lasciare calcio a 11. La mia passione deriva sin da piccina, quando mi sono avvicinata al calcio grazie a mia madre, che dopo un’ intera estate passata nel giardino di casa a palleggiare con me, ha deciso di portarmi al mio primo allenamento con i maschietti!! Il tutto, ovviamente a mia insaputa.
D – Oltre al Calcio a 5, quali sono le passioni più grandi che ti caratterizzano?
SV – Un’ altra mia grande passione è la montagna, specialmente il Trentino, regione a cui sono particolarmente legata ed appena mi è possibile corro da lei… e ovviamente riuscire a ritagliare del tempo con il mio ragazzo davanti ad un buon bicchiere di vino.
D – Siete prime in classifica e osserverete ora il turno di riposo, nel quale le vostre inseguitrici giocheranno i rispettivi scontri diretti… come valuti il percorso della squadra sino ad oggi?
SV – Beh’ dopo l’ottimo risultato di sabato al Pala Prata (4 a 1 contro il Futsal Basiliano) direi stra positivo!! Certo all’inizio abbiamo avuto un po’ di difficoltà, però ad oggi, con grande impegno e determinazione siamo arrivate ad un buon risultato. La strada è ancora lunga ma il gruppo è bello e compatto!! Sicuramente ci toglieremo grandi soddisfazioni quest’ anno!!
D – Bobby Knight, famoso coach del Basket universitario statunitense scomparso di recente, ripeteva spesso “Tutti vogliono vincere, ma pochi si preparano veramente a farlo”. Secondo te, oltre all’allenamento e la preparazione alle partite ci sono anche altri ingredienti per vincere?
LV – Tutti ingredienti necessari, ma secondo me per completare l’opera ci devono essere testa, cuore e passione.
D – Il ruolo del mister e del dirigente è più difficile di quel che si pensi. Bisogna prendere delle decisioni e anche in tempi rapidi. Quindi, finisci dietro la scrivania per delle scelte importantissime per il bene della vostra squadra:
- chi tira il rigore decisivo dell’ultima partita: ….Valentina, un cecchino e passa la paura.
- chi marca la miglior giocatrice del campionato: …. La classe, Eleonora Gobbo.
- siamo giù di morale per una brutta prestazione, chi fa una battuta per strappare un sorriso a tutte: …. non ho dubbi, Laura Fagotto.
- dobbiamo partire ma manca una persona, anche per oggi la multa per il ritardo la paga: ….per simpatia😂, Erika Martin.
- è stata una stagione meravigliosa, ma bisogna chiuderla in bellezza, la grigliata di fine anno si fa a casa di: ….Chef Cristiana, e si vola.