Abbiamo intercettato Mauro, Mister alla guida della nostra formazione Under 19 per la terza stagione consecutiva. Rispetto ad altri colleghi, il suo percorso in panchina si è sviluppato sempre nel mondo del Futsal, con un particolare occhio di riguardo ai giovani.
D – Ciao Mauro, hai appena iniziato la tua terza stagione al Maccan Prata C5, raccontaci un pò di questi primi mesi. Come va con la squadra, che idea ti sei fatto del livello del campionato, che sensazioni hai per il prosieguo della stagione?
MPG – Devo dire che sono felicissimo per i ragazzi, ho la fortuna di poter allenare un gruppo fantastico e molto disponibile.
In questi mesi abbiamo lavorato in modo positivo nonostante diverse problematiche. Sappiamo che c’è ancora molto da fare e rispettando il nostro motto “NON MOLLARE NIENTE”.
Per ora puntiamo il focus su noi stessi, viviamo di domenica in domenica consapevoli che ogni gara è una storia diversa sempre nuova da scrivere.
Riguardo alla stagione, affrontiamo un campionato sicuramente molto interessante, con tante squadre di livello omogeneo.
D – Rispetto al percorso di altri Mister, la tua esperienza si è sviluppata quasi esclusivamente nel mondo del Calcio a 5…
MPG – Ho iniziato da giocatore di calcio a 11, e dopo un grosso infortunio mi sono avvicinato al Futsal sempre da giocatore, intraprendendo la strada dell’allenatore una quindicina di anni fa, spinto da una forte passione per lo sport.
I primi passi in panchina li ho mossi a Udine, per una squadra amatoriale, per poi passare a Maniago, prima come vice quindi con la responsabilità di guidare la squadra in prima persona, sfiorando anche una promozione.
Dopo un biennio a Tavagnacco sono tornato a Maniago, che nel frattempo aveva chiuso i battenti. Con pazienza e dedizione ho collaborato attivamente per ricostruire da zero una nuova realtà, improntata sulla crescita e lo sviluppo dei giovani, arrivando a centrare risultati molto importanti come una promozione e un campionato di serie B, affrontato praticamente con l’Under 19.
Infine, il mio arrivo a Prata, dove quest’anno ho cominciato la mia terza stagione alla guida del gruppo Under 19.
D – “L’evoluzione della specie”. Senza voler chiamare in causa Charles Darwin, è evidente quanto l’evolversi dei metodi di allenamento e della tecnologia a supporto di questi, abbiano reso gli atleti di oggi quasi dei robot rispetto a quelli del passato. Secondo te, indipendentemente dalla fisicità e dall’atletismo, un giocatore dotato di tecnica sopraffina, sarà in grado di ricavarsi un ruolo da protagonista, oppure senza un minimo di atletismo non potrà farcela?
MPG – Domanda interessante. Secondo me le due parti ad oggi sono sicuramente importanti e legate tra di loro, senza dimenticare la velocità di pensiero e lettura del gioco, altra grandissima componente di un giocatore di alto livello.
La qualità e la tecnica sono parti fondamentali per un giocatore di categoria, soprattutto nel futsal, questo è innegabile, ma secondo me, nel gioco di oggi soprattutto a livelli alti, la condizione fisica ha un grandissimo peso.
D – Mauro, abbiamo quasi finito, ma prima di lasciarti, se hai piacere, ti lasciamo uno spazio libero per un tuo pensiero.
MPG – Cosi su due piedi ti dico: PERCORSO, CRESCITA E MENTALITÀ. Tre parole che stanno alla base di un progetto, in cui la società, dal settore giovanile con tutte le squadre e i progetti di collaborazione, passando per il femminile, arrivando sino alla prima squadra, secondo me sta facendo proprie. Un passo alla volta…
